Nella maggior parte dei giardini presenti nel continente asiatico appare sempre più numerosa la presenza di fantastici kokedama, piccole composizioni floreali “hand-made”, dall’inconfondibile e straordinario carattere ornamentale

I kokedama sono la nuova tendenza nel verde e nelle piante d’appartamento. Originali, freschi, versatili e adatti a ogni ambiente, possono essere appesi e lasciati pendere a diverse altezze in un’armonia di colori e forme. I kokedama sono minibonsai volanti, ovvero sospesi a mezz’aria tramite l’uso di cordicelle o fili trasparenti: mentre il bonsai classico è dotato di vaso, il kokedama ne è privo.

 

Una tecnica colturale antica

A fare da base al kokedama c’è una piccola palla di terra rivestita di muschio, che nasconde le radici. Questa particolarissima tecnica di coltura risale alla prima parte dell’epoca Edo del Giappone, ovvero il Seicento. É in quest’epoca che l’arte della composizione floreale raggiunge il suo massimo splendore e i maestri creano i primi kokedama unendo lo stile del bonsai a quello dei kusamono (mazzetti di erbe selvatiche a scopo ornamentale).

Recentemente il green designer olandese Van Der Valk li ha reinterpretati creando il primo giardino fluttuante, uno scenario di bonsai volanti appesi al soffitto mediante fili di nylon invisibili. La grande presenza scenica di questi piccoli capolavori ha immediatamente colpito sia gli appassionati di arredamento sia quelli di giardinaggio, unendoli nella mania dei kokedama.

Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un vero e proprio revival del bonsai reinterpretato nella sua versione kokedama, più attuale e versatile, molto apprezzato dagli interior designer e da tutti gli appassionati del pollice verde, che non vogliono rinunciare a un tocco di natura nemmeno in ufficio ma, per motivi di spazio, necessitano di soluzioni alternative e originali. La freschezza e la particolarità del kokedama lo hanno portato velocemente in voga tra tutti coloro che amano le novità.

Come realizzare Kokedama fai da te

La nuova frontiera dell’home gardening è dunque quella del giardino fluttuante, con diversi kokedama sospesi nel living o negli atri, ad arredare con la loro semplice presenza ogni tipo di ambiente. Realizzare un kokedama fai da te è un’operazione semplice che permette di avere in casa un autentico giardino sospeso dal sapore zen: servono solo un po’ d’argilla specifica, muschio e una pianta bonsai.

I kokedama sono generalmente realizzati tramite l’utilizzo di terreno misto a fango. La pallina viene accuratamente ricoperta da una discreta quantità di muschio e su di essa viene trapiantata una piantina estirpata, completa di radici, nel bosco. I fiori appena spuntati sono delle primule gialle, esemplari floreali tipici delle zone temperate. Il processo di fioritura avviene di solito immediatamente dopo l’inverno, per poi terminare a primavera inoltrata.

Creare un kokedama fai da te fatto in casa è molto semplice. Il terriccio tradizionale, il muschio e qualche filo di nylon sono alcuni degli ingredienti essenziali per realizzare una delle ricette floreali più simpatiche e accattivanti di sempre.

Il terreno ideale

Il composto argilloso tradizionalmente utilizzato per i kokedama è formato da akadama (un tipo di terriccio acido e drenante) e ketotsuchi (un’argilla paludosa molto scura e dall’aspetto fangoso). Entrambi i terricci sono reperibili nei negozi florovivaistici che trattano bonsai e composizioni orientali.

La realizzazione della classica “palla”

Una volta uniti i due tipi di terra si può formare una piccola palla adatta ad alloggiare le radici della pianta. Kokedama significa infatti letteralmente “palla di fango”. Il kokedama tradizionale deve avere una bella forma sferica e avere le dimensioni di un pompelmo. É necessario rimuovere il terriccio originale dalle radici della pianta e lasciarle quasi nude, prima di racchiuderle nella palla di fango, che va modellata con entrambe le mani.

Il rivestimento con muschio secco

Una volta pronta la palla che racchiude le radici e lascia libera la pianta, la si riveste bene con muschio secco, in modo da coprire ogni centimetro: applicarlo è semplice, basta premerlo sulla superficie fangosa.

Filo di cotone (o nylon) per il fissaggio

Per fissare la composizione e dare stabilità all’insieme è possibile usare filo di cotone, che va avvolto alla base. Una volta realizzato, il kokedama è pronto ad arredare ogni ambiente, posato su vassoi eleganti o superfici in vetro, oppure appeso con fili trasparenti o cordicelle a vista, per integrarsi perfettamente in arredamenti rustici o moderni.

Prendersi cura di un kokedama è semplice: è sufficiente assicurarsi che abbia luce a sufficienza e inumidire quotidianamente la palla di terriccio e muschio.

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Realizzazione passo-passo

 

Come primo passaggio occorre procurarsi un recipiente abbastanza largo e versare sul fondo una buona quantità di terriccio artificiale, quello naturale e la giusta quantità di pomice tagliuzzata.

Amalgamiamo sufficientemente i vari elementi all’interno del contenitore, fino a ottenere un composto omogeneo e morbido al tatto. Ricopriamo il piano di lavoro con carta anti-aderente.

Una volta ottenuto il composto è opportuno effettuare il trapianto della piantina o dei fiori che si desidera inglobare all’interno della piccola sfera di terreno.

Avvolgiamo minuziosamente la piccola porzione di terreno amalgamato in un foglio di carta traspirante e anti-aderente.

Riponiamo sul piano di lavoro ben pulito e igienizzato un’abbondante porzione di muschio precedentemente prelevato nel bosco o comprato da un esperto fiorista, in un negozio di piante e fiori, in un vivaio.

Capovolgiamo lo strato di muschio e incidiamolo con delicatezza, avendo cura di eliminare i filamenti sani da quelli secchi. Il muschio deve essere immune dalla presenza di insetti o parassiti.

Avvolgiamo il pane di terra in cui abbiamo trapiantato la piantina, tenendo presente che lo strato di muschio applicato alla sfera funge sia da importante aspetto decorativo, sia da indispensabile protezione dell’apparato radicale della pianta.

Poniamo in ultimo la sfera modellata in posizione perpendicolare rispetto al piano d’appoggio e assicuriamoci che l’intera superficie della pallina sia umida, ben drenata e sufficientemente ricoperta di muschio.

Kokedama in miniatura come bonsai

Il kokedama può essere più piccolo e somigliare all’inimitabile bonsai giapponese. La guida da seguire passo dopo passo è analoga a quella precedente, se non fosse per l’innovativo utilizzo di un vasetto sul fondo della composizione.

Adagiamo della carta traspirante in una ciotola, poniamo la piantina e riempiamo con terreno ben inumidito.

avvolgiamo strettamente il composto in una carta traspirante.

Leghiamo, con un filo di nylon, di spago o di cotone, la carta traspirante al blocco di terra e radici ben modellato; il filo deve stringere attorno al colletto della pianta.

Compattiamo la carta, lasciando un forellino aperto sul fondo, in modo che il terriccio posto alla base abbia modo di arieggiare, facendo passare più volte un filo.

Lasciamo riposare il composto per qualche minuto.

Cospargiamo di muschio la superficie della sfera, facendo attenzione a non lasciare spazi vuoti.

Riponiamo in una ciotola con acqua, in modo da inumidire e far aderire bene il muschio.

Risolleviamo il composto, comprimendo per lasciare cadere l’acqua e il muschio in eccesso.

Con l’aiuto di un coltello da cucina rimodelliamo la forma e la compattezza del kokedama.

Per approfondire ulteriormente l’argomento consigliamo la lettura di questo interessante articolo sui kokedama

Kokedama fai da te | Guida dettagliata in 18 passaggi ultima modifica: 2017-05-15T16:04:15+02:00 da Faidate Ingiardino

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