Come utilizzare il letame per arricchire il terreno?
Il letame è un concime organico ottenuto dalla fermentazione di escrementi liquidi e solidi del bestiame da stalla mescolati con i materiali vegetali, come paglia e foglie, che formano la lettiera. È un autentico “prodotto della natura“, e l’antico detto “ritorni alla terra ciò che dalla terra è stato preso” ben si lega con le operazioni di arricchimento dei vari terreni.
Perché scegliere il letame
A differenza dei concimi inorganici, dove l’elemento che serve alla pianta è “puro” e accelera la crescita di quest’ultima, tutti i concimi organici sono ad azione relativamente lenta. Questa “lentezza” potrebbe essere causa di scoraggiamento per chi vuole ottenere sviluppi in breve tempo, ma non c’è niente di più naturale di uno sviluppo lento e rigoglioso, soprattutto per le erbacee perenni. Il letame migliora particolarmente la compattezza del terreno e dato il suo maggior volume, rimane sul terreno più a lungo ed è perciò più difficile che piogge dirotte oppure un’irrigazione continuata lo eliminino prima che la pianta lo abbia assorbito.
Quale scegliere?
Importante: il letame deve essere ben “maturo”, affinché non contenga più sostanze dannose per l’attività metabolica della pianta.
Dove reperirlo?
È facile da reperire per chi vive in campagna o nei pressi di zone dove stalle e fattorie sono ancora in attività.
Arricchire il terreno con il letame: come procedere
Il periodo più adatto per effettuare questa operazione è in autunno o a inizio primavera, muniti di una vanga. Ecco i passaggi:
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