Talvolta capita che nonostante le attenzioni per fornire alle piante la giusta esposizione, la quantità d’acqua necessaria, le concimazioni non si ottenga uno sviluppo rigoglioso
Il male, forse, va ricercato “alla radice” e non è un gioco di parole: può essere un terriccio per piante sbagliato a impedire alla pianta di nutrirsi adeguatamente, in quanto le esigenze variano da specie a specie. Una buona partenza sono le torbe, selezionate e miscelate per fornire un’adeguata ritenzione idrica e una sommaria concimazione. La maggior parte delle specie presenti nel nostro giardino predilige un terreno per piante neutro, povero di calcare e di sabbia, ma alcune fanno eccezione, come le acidofile e le cactacee. Alcuni tipi di terriccio per piante universale contengono additivi che riducono la frequenza delle annaffiature. Si tratta di veri e propri ritentori idrici, in grado di immagazzinare l’acqua fornita alla pianta e di rilasciarla gradualmente, limitandone lo stress dovuto alle calde giornate estive. I fiocchi di perlite, invece, favoriscono il drenaggio e migliorano l’aerazione delle radici. Azalee, ortensie e rododendri sono tra le più diffuse piante acidofile, per le quali occorre un terriccio per piante leggermente acido.
Tipi di terreno e terriccio per piante
Per correggere le carenze dei terreni occorre conoscere la loro natura
- Terreni argillosi: la compattezza rende impermeabile il terreno che diventa pesante e non permette aerazione alle radici.
- Terreni sabbiosi: leggeri, buona circolazione di aria e acqua, ma poveri di sostanza organica per l’alta permeabilità.
- Terreni calcarei: sono asciutti e contengono sostanze di tipo pietroso.
- Terreni neutri: hanno una composizione varia e un pH che oscilla tra 6,5 e 7,5.
- Terreni alcalini: hanno pH superiore a 7 sono ricchi di calce, generalmente la loro colorazione è sul grigio.
- Terreni acidi: ricchi di humus, hanno un pH inferiore a 7, con elevata presenza di muschio, felci e ginestre.
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Un rinvaso a regola d’arte
- Estraiamo la pianta battendo sul fondo del vaso e tenendola per la chioma; rimuoviamo delicatamente il pane di terra e accorciamo le radici che presentano uno sviluppo eccessivo.
- Poniamo sul fondo di un vaso più grande 3-4 cm di argilla espansa che garantisce un drenaggio continuo. Sopra l’argilla stendiamo un pezzo di tessuto-non-tessuto per orticoltura.
- Inseriamo ora il terriccio, che non può mescolarsi con l’argilla. Una parte di quello vecchio può essere miscelata con quello fresco. Lasciamo una cavità al centro per l’inserimento della pianta.
- Completiamo con altro terriccio fin quasi al bordo e premiamo in modo da compattarlo attorno alle radici. Al termine irrighiamo con poca acqua, meglio se a temperatura ambiente.
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