Ci siamo, l’ultimo mese della primavera è iniziato e l’estate, con i suoi colori, si avvicina: ecco i lavori di giardinaggio da effettuare a maggio
La primavera in corso e maggio si stanno rivelando dinamici in tutta Italia. Dinamicità significa molto: periodi di pioggia alternati a ondate di calore più o meno accentuate, in un contesto primaverile di transizione che ci consente di ottenere quel pieno verde che è colore, da sempre, del giardinaggio e dei suoi lavori. Badare bene: questo glossario vale comunque e trasversalmente per ogni anno.
Rosai
A maggio è bene completare le operazioni di potatura prima che le gemme inizino a svilupparsi e sarchiare il terreno attorno ad ogni cespuglio asportando la pacciamatura invernale. Nei rosai rampicanti indirizzare i nuovi rami ad assumere la piegatura più opportuna e man mano che si sviluppano legarli ai sostegni predisposti. Dalla metà di maggio, con l’arrivo dei primi caldi, stendere ai piedi dei rosai uno strato dello spessore di 8-10 cm di materiale naturale (torba, paglia, cippato) per limitare l’evaporazione del terreno. Se la stagione si presenta siccitosa somministrare acqua sotto chioma e non lasciare indurire il terreno.
Annuali, biennali, perenni
Questo bimestre è caratterizzato da esuberanza vegetativa offrendo spesso le più belle e copiose fioriture dell’anno: tra le perenni fioriscono le innumerevoli specie e varietà di anemone, euphorbia, iberis, flox, vinca e viola. Preparare il terreno al caldo estivo spargendo intorno alla base di perenni come peonia, elleboro, uno strato alto circa tre-quattro centimetri di erba secca che manterrà l’umidità e contribuirà a contrastare la crescita delle piante infestanti. In assenza di pioggia non dimenticare di innaffiare regolarmente e di nutrire le piante in fiore con un fertilizzante composto.
Alberi da frutto a maggio
Verso la fine del mese gli alberi da frutto danno le prime soddisfazioni in quanto arrivano a maturazione i frutti più precoci come ciliegie, albicocche e pesche. Con il progressivo aumento delle temperature inizia la pratica dell’irrigazione, che è una delle più importanti per la coltivazione di buona parte delle specie da frutto.
Per i nuovi impianti è opportuno curare molto bene la gestione della concimazione e dell’irrigazione, poiché i giovani alberi possono facilmente andare incontro a situazioni di difficoltà, in quanto non hanno ancora formato un sufficiente apparato radicale che garantisca un ottimale assorbimento di acqua ed elementi nutritivi dal terreno.
Se non si verificano piogge per lunghi periodi bisogna irrigare spesso, ogni 3-4 giorni, con 10-15 litri di acqua per pianta. Se la crescita vegetativa fosse stentata, nel bimestre è necessario eseguire una o due concimazioni azotate impiegando ogni volta circa 50 grammi di fertilizzante, da distribuire uniformemente sotto ogni piantina. Potare gli agrumi (che stanno iniziando a fiorire) evitando interventi drastici. Sospendere eventuali trattamenti antiparassitari per non danneggiare gli insetti impollinatori. Rimuovere costantemente l’erba infestante.
Aromatiche
Le giornate di pieno sole di maggio fanno pregustare l’imminente estate e nell’orto delle piante aromatiche si assiste, giorno dopo giorno, al rapido sviluppo delle piante. A fine maggio inizia la raccolta, da effettuarsi in giornate di bel tempo operando alle prime ore del mattino.
La consociazione
Con il termine consociazione si intende la coltivazione di ortaggi diversi, posti abbastanza vicini. Praticamente ogni ortaggio è in grado di stimolare lo sviluppo di alcune specie vegetali che crescono nelle sue immediate vicinanze, ma si ottengono anche altri vantaggi.
- migliore sfruttamento del terreno si ottiene consociando piante con apparati radicali a diversa profondità
- si ottimizza lo spazio consociando colture a ciclo breve con altre a ciclo lungo. Il terreno utilizzato al meglio risulta sfruttato in maniera più equilibrata, maggiormente coperto di vegetazione e perciò meno soggetto ad un’invasione massiccia di infestanti o a fenomeni erosivi.
- migliore coltura in quanto molte piante hanno la capacità di secernere essudati radicali che possono interagire, direttamente o indirettamente, sulla crescita e lo sviluppo delle altre colture. Della presenza di tali sostanze se ne avvantaggia anche la fertilità del terreno. Un esempio di questo fenomeno è dato dalla consociazione tra sedano e pomodoro, ma anche da spinacio e altri ortaggi. La capacità delle leguminose di fissare l’azoto atmosferico consociando ortaggi come il fagiolo, il pisello, la fava, il cece ad altri ortaggi, favorisce notevolmente questi ultimi.
- protezione dai parassiti in quanto alcune piante emettono sostanze che hanno un’azione repulsiva nei confronti di insetti dannosi per altre specie.
Modalità di consociazione
Bisogna disporre le piante a righe la cui distanza varia in rapporto alle diverse specie e alla loro coltura. Ciò facilita tutti i successivi interventi colturali (sarchiatura, irrigazione, eccetera).
- calcolare i tempi di coltivazione in modo che le colture consociate si possano accrescere completamente prima che una prenda il sopravvento sull’altra.
- ortaggi come aglio, cipolla e porro, si adattano male ad essere consociati con le leguminose.
- bisogna tener conto della classificazione degli ortaggi in base al consumo, per cui la consociazione va fatta tra colture ad elevato e medio consumo oppure medio e debole, mai tra colture a basso ed elevato consumo di azoto.
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