La primavera che un giorno apparve col suo seguito nel mio giardino s’alzò chiassosa”…

I versi dell’immortale poeta indiano Tagore esprimono, con essenziale bellezza, l’affacciarsi della primavera e il comparire delle prime gemme con alcuni fiori precoci.

In cambio di tanta energia e di tanto colore il giardino ci chiede solo un po’ d’impegno e ci insegna a capire e rispettare i tempi. La primavera è stagione di riordino generale, delle ultime potature, delle piantagioni importanti, delle semine che daranno fiori e frutti nell’estate.

Da dove cominciare

Per avere una panoramica su quanto c’è da fare passiamo in rassegna il giardino, il prato, il terrazzo, le piante d’appartamento senza dimenticare la revisione o predisposizione di un efficiente impianto di irrigazione.

Iniziamo dai lavori più importanti o quanto meno da quelli che esigono maggiore attenzione, tenendo presente che aprile è ancora un mese in cui possono tornare basse temperature e gelate, tanto da dover rinviare semine e trapianti.

Attrezzatura, cosa utilizzare e dove acquistare?

Per svolgere al meglio tutti i lavori dobbiamo fare un inventario degli strumenti che ci serviranno per mettere in opera programma:

  • descespugliatori;
  • tagliasiepi;
  • tosaerba;
  • pompe irroratrici;
  • forbici per potatura;
  • pompe da giardino

Il tipo di attrezzatura necessaria dipende ovviamente dalla grandezza e dalle dimensioni del nostro giardino.

Il prato e l’importanza del taglio

Per il futuro mantenimento di un buon tappeto erboso è necessario provvedere a regolari concimazioni già in primavera. Altrettanto importante è il costante controllo delle erbe infestanti, da svolgersi manualmente o con diserbanti selettivi, affinché le erbe non desiderate, sia annuali sia perenni, non abbiano il sopravvento pregiudicando la bellezza del prato.

Una delle operazioni più importanti da fare prima della ripresa primaverile è l’arieggiatura del prato che elimina muschi ed infeltrimenti. Per rinforzare un manto erboso si può anche intervenire sul terreno con una semina a spaglio pressando poi i semi con il piede.

La rasatura dell’erba è un altro intervento di manutenzione essenziale, molto più importante della potatura delle piante. Se si procede con frequenza alla rasatura, già dai primi giorni di primavera, quando l’erba comincia a crescere in modo impetuoso, si favorisce l’accrescimento e la formazione di cespi. Così facendo lo spessore e la compattezza del manto erboso aumentano, e si ottiene un’efficace autodifesa dagli attacchi dei parassiti, dalle erbe infestanti e dalla formazione dei tanto dannosi muschi.

Per la manutenzione del prato dobbiamo munirci di arieggiatore, tosaerba o trattorino taglierba, soprattutto se la superficie da trattare è estesa. Presso la grande distribuzione possiamo trovare molti prodotti che fanno al caso nostro, ma possiamo anche acquistare online presso rivenditori specializzati e altamente affidabili, come ad esempio www.agrieuro.com nel quale potremo trovare moltissimi prodotti e macchine specializzate per la cura del verde.

Il taglio influisce sulle radici

L’erba che ha subito una cattiva falciatura sviluppa male le radici; se non si taglia, le radici si espandono solo verso il basso; se è tagliata regolarmente e in modo appropriato, l’erba sviluppa un ampio apparato radicale.

A quale altezza tagliare?

Il prato non va mai tagliato troppo basso per non danneggiarlo. L’altezza deve essere definita a seconda del tappeto erboso e delle condizioni meteorologiche. La tabella riporta le condizioni ideali.

Quali sono i criteri per un prato rigoglioso?

Per stabilire i criteri da seguire, è utile porsi alcune domande fondamentali. Qui di seguito proponiamo una breve “lista di controllo” sui principali punti da considerare.

  1. Si tratta di un giardino ornamentale o familiare? Si vuole un tappeto erboso solo decorativo o resistente?
  2. Quali sono i punti più frequentati? Anche il tappeto erboso più robusto non sopporta un continuo calpestio, per cui è meglio prevedere pietre o vialetti.
  3. Il prato riceve luce e aria a sufficienza? La situazione ideale è quella dove sul manto erboso non gravano ombre costanti di case, di piante o di altre strutture.
  4. La superficie è unica o divisa da alberi, siepi, cespugli? Ogni albero rappresenta un intralcio e richiede una particolare attenzione al momento del taglio dell’erba. Un prato quadrangolare comporta poco lavoro, ma una forma irregolare è meno monotona e dà un aspetto migliore.
  5. Sussistono condizioni particolari che rendono difficile l’impianto erboso? Se il terreno si dimostra inadatto bisogna apportare le necessarie modifiche.

Impianto di irrigazione per il giardino

L’acqua è l’elemento vitale per il prato come per ogni tipo di fiori e arbusti del nostro giardino. Penetrando nel terreno, essa scioglie le sostanze nutritive in modo che le piante le possano assorbire. Inoltre interviene nel processo di fotosintesi delle foglie contribuendo alla formazione di zuccheri e cellulosa.

Le piante cui è assicurato un buon rifornimento idrico crescono forti e rigogliose; quando l’acqua scarseggia, invece, le piante ingialliscono e non è raro che durante i mesi più asciutti muoiano se non abbiamo predisposto già in primavera un impianto idrico efficiente.

Annaffiature

L’annaffiatura è un’operazione solo apparentemente facile; bisogna infatti tener conto di una molteplicità di fattori:

  • il regime delle piogge nella zona in cui ci troviamo,
  • la capacità del terreno di trattenere l’acqua (i terreni fini, argillosi la trattengono meglio di quelli grossolani, sabbiosi),
  • la presenza di una falda acquifera più o meno profonda,
  • le buone sarchiature che riducono l’evaporazione al livello del suolo conservando le riserve di umidità,
  • l’intensità dell’irraggiamento solare che determina una maggiore o minore evaporazione o traspirazione delle piante (cioè una sottrazione di acqua evaporata attraverso le parti verdi).

Gli irrigatori

A seconda delle dimensioni e dello sviluppo geometrico del prato, vengono impiegati irrigatori con diverse caratteristiche e potenzialità. Il concetto fondamentale è che l’acqua deve provenire da un irrigatore simulando il più possibile il fenomeno della pioggia.

Per ottenere questo risultato è bene impiegare irrigatori di ottima qualità e scegliere il sistema di distribuzione più adatto a seconda delle caratteristiche dell’area da annaffiare.

Impianto sotteraneo

Un sistema di sicuro affidamento è quello di adottare un impianto d’irrigazione sotterranea con punti d’acqua collocati in posizioni strategiche. Quando si apre il rubinetto, si dà luogo a uno spruzzo che raggiunge tutte le zone del prato.

L’ideale, naturalmente, è realizzare l’impianto in contemporanea alla sistemazione di un nuovo tappeto erboso, ma se si intende adottare questo sistema su situazioni di verde preesistente, è facile ripristinare il manto danneggiato.

L’adduzione idrica può essere dedicata con un punto acqua direttamnte nel giardino oppure avvelersi dell’utilizzo di pratiche pompe elettriche per irrigazione.

Le aiuole

Necessitano di una generosa vangatura che ha il doppio scopo di frangere la superficie compattata dal gelo per facilitare l’ingresso di aria, luce e alimenti. Durante il lavoro incorporiamo nel terreno un concime adeguato.

Se la temperatura si è stabilizzata oltre i 10° C possiamo seminare direttamente molte piante annuali (calendula, bella di giorno, violaciocca, papavero della California, ecc.) preziose per la decorazione estiva delle bordure.

Anche le piante biennali (viole del pensiero, margherite, non ti scordar di me, ecc.) si possono mettere a dimora sistemando bene il terreno calpestato prima di innaffiare.

Ripuliamo i cespi delle perenni dai rametti secchi; ad esempio: alle ortensie togliamo tutti i rami vecchi, rotti o secchi lasciando sui rimanenti rami 2-3 coppie di gemme.

I bulbi e le tuberose a fioritura estiva vanno interrate con del buon terriccio stagionato.

Sempre in aprile portiamo a termine la piantagione di nuovi rosai mentre quelli preesistenti vanno concimati con un fertilizzante misto ed equilibrato. Come al solito zappettiamo in superficie il terreno circostante.

Se abbiamo un giardino roccioso verifichiamo che qualche pianta non sia debordata dai suoi confini e ripristiniamo la corretta posizione dei sassi che possono essere stati spostati dalla neve e dall’acqua (vedi box qui a lato).

Siepi, arbusti e alberi

E’ il momento di concimare le siepi e praticare una prima potatura eliminando anche eventuali rami rotti dal peso della neve. Per infoltire maggiormente la parte bassa tagliamo la nuova vegetazione della parte alta della siepe.

Verifichiamo che il gelo dell’inverno non abbia fatto seccare qualche arbusto, ma, prima di eliminarlo definitivamente, facciamo la “prova dell’unghia” grattando via un pezzettino di corteccia: se è vivo la parte morbida è di colore verde; se invece è marrone, la pianta è morta.

Gli arbusti già fioriti hanno bisogno di una leggera potatura. Eliminiamo anche i ricacci che appaiono lungo il fusto e i polloni alla base degli alberi. Alla base di conifere e sempreverdi distribuiamo del concime a base organica e portiamo a termine la messa a dimora di nuovi alberi e arbusti.

Potrebbe essere una buona pratica utilizzare il materiale di scarto, come rami, pezzetti lengo e foglie per creare materiale organico da usare per fare il compost, per usarlo durante l’anno, o per creare cippato e legna per la propria stufa a pellet o per i camini utilizzando un biotrituratore.

biotrituratore

Le piante di casa

Alla fine dell’inverno anche le piante d’appartamento mostrano segni della sofferenza causata dall’aria calda e secca delle nostre case. Le foglie sono pallide con margini e punte disseccati. Aiutiamole aggiungendo nuovo terriccio e rinvigorendole con fertilizzanti liquidi da somministrare con le normali irrigazioni, non superando, però, le dosi consigliate in etichetta.

Se qualche pianta necessita di essere rinvasata (ce ne accorgiamo perché le radici fuoriescono dai fori di drenaggio) non bisogna concimare ma aspettare a farlo quando l’avremo trasferita nel nuovo vaso.

Le innaffiature devono essere moderate poiché le piante non sono ancora entrate nel periodo di massima attività e potrebbero soffrirne. Le piante grasse vanno esposte in piena luce, ma, se sono rimaste in locali poco illuminati, dosiamo con prudenza.

Il terrazzo

Le piante in vaso da terrazzo, che abbiamo radunato in una miniserra o portate in casa, vanno acclimatate prima di lasciarle definitivamente all’aperto (non comunque prima della fine di aprile). Nel frattempo possiamo rinvasarle e, se necessario, sfoltirle e praticare una potatura di regolazione. Infine colmiamo di terriccio fresco il vaso.

Se abbiamo degli agrumi coltivati in vaso possiamo aumentare le innaffiature e limitarci all’esposizione al sole, durante le giornate più calde, trasportando all’aperto le piante più maneggevoli, con l’obbligo di riportarle al coperto al sopraggiungere della sera. Può essere utile in questo periodo effettuare dei tagli di regolazione per ridare forma alle piante più disordinate.

Riassumendo: pulizia, arieggiatura, e tanta, tanta cofertilizzazione sono gli interventi necessari per far si che la “chiassosa” primavera diventi un’opulenta estate !

Come preparare il giardino per la primavera e mantenerlo sano e bello ultima modifica: 2018-04-09T10:46:20+02:00 da Faidate Ingiardino

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.