Costruire una serra da balcone è la migliore soluzione per proteggere le nostre piantine dal freddo invernale, anche se si abita in città. Semplice e leggera in plastica, in versione mini oppure più elaborata grazie al legno e al policarbonato, non vi resta che scegliere la vostra preferita
L’autunno è alle porte e noi amanti del giardinaggio dobbiamo correre ai ripari perché quando il sole non riscalda più, il freddo indebolisce le piante. E’ arrivato quindi il momento di riparare le più sensibili (ad esempio in una serra da balcone). L’ideale è trasferire le piante a rischio in un ambiente luminoso e non troppo caldo, come una veranda o una miniserra.
Se abitate in un condominio, sapete quanto questo può essere difficile. Una soluzione, però, c’è, ovvero una piccola serra da balcone, che potete facilmente costruire da soli. Potete usarla per la semina di semenzai e di ortaggi oppure per proteggere i fiori in vaso.
Le serre da balcone più utilizzate sono di vario tipo: con struttura in legno e policarbonato, in miniatura oppure in plastica. Le più grandi invece, di solito usate per i giardini, poggiano su una base in muratura e hanno pareti e tetto in materiale trasparente. Al loro interno si possono creare, anche artificialmente, luce, umidità e calore.
L’importante, una volta scelta la tipologia, è l’orientamento della serra. Il più favorevole è lungo l’asse est-ovest per massimizzare i raggi del sole che formano all’interno il ben noto “effetto serra”. I raggi vengono assorbiti dalle piante e dalla copertura della serra che, imprigionandoli al suo interno, provoca un innalzamento della temperatura ed un benefico aumento dell’umidità dell’aria.
Come costruire una serra in legno e policarbonato
La struttura portante della serra da balcone è costituita da listelli di legno ricavabili facilmente da bancali, vecchi mobili o scarti di altre lavorazioni, purché sani e ben stagionati. Le pareti trasparenti si realizzano con lastre di vetro oppure con pannelli di policarbonato a doppia parete, ottimi per isolare l’ambiente interno dal gelo anche nei periodi più freddi. La parte posteriore è chiusa da un pannello di compensato che irrobustisce la struttura senza variare la quantità di luce che entra. Nella parte frontale e nel tetto si ricavano le due porte necessarie per l’accesso e la ventilazione.
I materiali
Il materiale di cui avete bisogno per costruire la serra da balcone sono:
- Listello sezione 21×44 mm: 2 pezzi A da 1750 mm, 2 B da 1425 mm, 2 C da 512 mm, 2 D da 720 mm, 2 E da 1170 mm, 3 F da 754 mm, 2 G da 755 mm, 4 H da 590 mm;
- Listello sezione 21×68 mm: 2 pezzi J da 754 mm, 1 K da 842 mm;
- Tavoletta sezione 21×92 mm: 5 pezzi L da 842 mm, 4 M da 512 mm;
- Listello sezione 6×22 mm: 2 pezzi N da 800 mm, 2 O da 588 mm;
- Listello sezione 6×33 mm: 2 pezzi P da 842 mm;
- Listello sezione a quarto di tondo 9×9 mm: un totale di 36 metri;
- Listello sezione 15×15 mm: 2 pezzi R da 842 mm;
- Tondino Ø 16 mm: 12 pezzi T da 783 mm;
- Tondino Ø 22 mm: 1 pezzo S da 800 mm;
- Compensato marino spesso 6 mm: 1 pezzo U da 842×1526 mm;
- Multistrato marino spesso 10 mm: 1 pezzo X da 600 x800;
- Multistrato marino spesso 20 mm: 4 triangoli rattangoli V con lato 200 mm;
- Vetro o policarbonato: 2+2+2+1 lastre Y da 510×570, 510×944, 517×752 e 617×752 mm l 1 foglio di plastica Z 1100×1300 mm;
- Ferramenta: 4 ruote piroettanti Ø 70 mm; 1 piastrina forata con articolazione più 1 pernetto del Ø dei fori; 8 squadrette 110×110 mm; 1 gancetto e 2 viti a occhiello; 5 cerniere a libro 50×40 mm; viti a testa fresata da 4,5×50, 4×40 e 4×30 mm; chiodini senza testa;
- Varie: 8 spine da 8×40 mm e 40 spine da 8×20 mm, colla vinilica, olio di lino, vernice da legno;
La costruzione
La fase di costruzione della serra da balcone parte dalle fiancate trapezoidali, in cui alcuni listelli vanno intestati fuori squadra con angolo di 30°. I pezzi si uniscono con colla e viti inserite in un foro d’incasso Ø 8 mm profondo circa 20 mm, che può poi essere chiuso con una spina da tagliare a filo. Questo particolare accorgimento non ha, qui, finalità estetiche, ma serve per utilizzare le normali viti in commercio da 4×50 mm, senza ricorrere a esemplari più lunghi e più difficilmente reperibili.
Una volta costruite, le due fiancate vengono collegate con un listello nella parte anteriore in alto e con tavolette negli altri tre punti di unione, tutti uniti con colla e viti 4×40 mm. I bordi che danno verso l’alto devono poi essere aggiustati con un pialletto, così da allinearsi con i listelli inclinati delle fiancate. I due sportelli, anteriore e superiore, si costruiscono lasciando un piccolo gioco per evitare che lievi errori d’assemblaggio impediscano una facile chiusura. Gli spiragli che rimangono vanno poi colmati per mezzo di sottili listelli fissati con colla e chiodini.
La struttura degli sportelli si irrobustisce con squadrette a ogni angolo. Per tenere chiuso quello anteriore si monta un gancetto e per poterlo bloccare in posizione socchiusa si mette un occhiolo in più. Il fondo della serra si appoggia su quattro triangoli (avvitati sotto ogni angolo con viti 4×30 mm), ai quali sono fissate altrettante, molto pratiche, ruotine piroettanti. Il dorso si blocca con due listelli, avvitati dal retro in alto e in basso.
Lungo tutto il bordo interno di ogni apertura del telaio si sistema il listello a quarto di tondo con cui creare l’appoggio per la lastra di vetro o policarbonato, fissandolo con colla e chiodini senza testa. Come ripiani, si usano due grate, formate ciascuna da una cornice e vari spezzoni di tondino, e come piolini reggipiano delle spine inserite nei montanti sporgenti verso l’interno di circa 30 mm. Nel vano dell’apertura superiore si installa un ulteriore pezzo di tondino Ø 22 mm per fornire appiglio a fili e tutori per le piante rampicanti.
Quando tutta la parte in legno è pronta, si procede ad un trattamento con olio di lino cotto o impregnante seguito da una passata con uno smalto di finitura di qualità. Si riveste, poi, il fondo con un foglio di plastica, in modo da creare un contenitore per il terriccio che non consenta all’acqua delle innaffiature di sporcare il pavimento o rovinare la base della serra. Per ultimo si inseriscono i vetri in ogni apertura fermandoli anche sull’esterno con listelli a quarto di tondo, senza però usare colla, in modo da facilitare lo smontaggio in caso di rotture.
Le due traverse superiori, vanno piallate con un angolo di 30° per permettere un appoggio uniforme di tutto lo sportello che costituisce il tetto della serra. La parte bassa è formata da tavolette anziché listelli, che conferiscono una certa rigidità all’insieme e al tempo stesso formano le pareti laterali del cassettone di fondo. Una volta montato, il tettuccio deve poter essere sostenuto aperto: per questo serve una piastrina forata da agganciare a un pernetto fissato all’interno della serra.
Come costruire una miniserra da balcone
Una soluzione adatta anche agli spazi più piccoli consiste nel costruire una miniserra da balcone utilizzando cesti di plastica per la frutta, pezzi di rete metallica, telo di nylon e nastro adesivo trasparente. Molto comoda e veloce non richiede infatti materiali particolari. Come per le altre serre da balcone, potete sceglierne la misura e il colore che preferite.
Come costruire una serra da balcone in plastica
Se non siete molto pratici di fai da te, esistono, inoltre, kit di montaggio molto facili da assemblare e pronti all’uso in pochi minuti. Come la serra da balcone in plastica. Questa è un’ottima soluzione se desiderate una versione più leggera e semplice rispetto alla serra in legno.
[…] del genere, per le condizioni di coltivazione, richiede siti assolutamente non freddi: una serra fredda o un tiepidario sono […]